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Parte II Cap 8
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Canti e leggende

Usi e costumi di Ciminna

Dr Vito Graziano

Pubblicato MCMXXXV

Parte Seconda cap.8

Le confraternite.

1. Origine delle confraternite
L'origine delle confraternite è antichissima e alcuni la fanno rimontare ai primi tempi della chiesa. Di esse si parla nel concilio di Nantes (IX secolo), ma 1' origine delle moderne confraternite rimonta al secolo XIII, nel quale lo spirito di associazione si manifestò vivis-simo in tutte le classi sociali.
Ebbero scopo religioso, avendo per fine le pratiche di devozione e la salvazione dell'anima, e poiché a tale uopo occorrevano anche delle opere buone, alcune confraternite stabilirono nelle loro regole di soccorrere ai bisognosi, visitare i carcerati, assistere gì' infermi, confortare i moribondi e dare sepoltura ai cadaveri dei poveri. Furono gran parte della vita del popolo, e il loro studio giova a far conoscere usanze e costumi ora scomparsi.

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2. Usanze comuni a tutte le confraternite
Le confraternite vivevano colle contribuzioni dei confrati, e alcune anche con la questua e con le rendite. Esse avevano dei distintivi : uno stendardo il cui colore differiva in ogni confraternita, un sacco detto volgarmente cappa e consistente in un camice bianco stretto ai fianchi da un cingolo, una mantellettta e un cappuccio con visiera, un abitino, una placca, ecc.
I confrati si riunivano nelle chiese o nei propri oratorii per gli esercizi di pietà e di religione, le adunanze si tenevano a porte chiuse e i conflati erano obbligati a mantenére il segreto di quanto in esse si faceva. 11 capitolo ottavo della congregazione del Giovedì sotto titolo del SS- Viatico del comune di Ciminna prescriveva : « Sopra tutto si tenga sotto silenzio quanto occorre in congregazione sotto pena di dover essere cancellato chi incorrerà nella trasgressione di questa regola tanta necessaria per la buona dirczione dei fratelli ».
Le confraternite erano per lo più rette da tre confrati, che formavano la sedia e si chiamavano il Superiore e i Congiunti di mano destra e di mano sinistra. Erano eletti a votazione e duravano in carica un anno. Le elezioni erano precedute dall' invocazione del Veni Creator Spiritus e seguite dal canto del Te Deum laudamus.
Era severamente proibito ai confrati procurare voti per sé o per altri sotto pena di essere espulsi dalla confraternita. Il capitolo ventiduesimo della detta congregazione del Giovedì prescriveva : « Si determina per via del presente capitolo, che qualunque volta alcuno dei fratelli, facesse, o facesse fare voti di superiore, o di altro ufficiale della medesima congregazione, tanto per sé stesso, quanto per altri, siano di un subito cancellati tutti, e quanti incorreranno m tale eccesso sapendosi o avanti o dopo, ed in qualunque tempo si sia di tale elezione, et etiam, che si ritrovasse in atto superiore, sia cancellato, ed in tale caso reggerà e governerà tutto questo Istituto in sua vece il Padre della congregazione per il resto delli quattro mesi correnti »1.
Oggi le dette confraternite sono quasi estinte da per tutto, perché son venute meno le cause che le produssero e non rispondono più ai bisogni della società attuale. Altre associazioni, unite fra loro in grandi federazioni, son venute a sostituirle non pel bene dell' anima, ma per fini esclusivamete economici e politici. Solamente i vecchi rimpiangono quelle istituzioni, perché con esse son cadute tante usanze, alle quali erano affezionati
(1) Fra le varie confraternite sorgevano spesso delle questioni, per la precedenza nelle processioni, simili -.lite brighe degli ordini telìgiosi dì un tempo pel diritto di priorità, che cessarono definitivamente con la loro soppressione avvenuta nel 1866. In linea di massima tali litigi furono regolati dall' antichità della loro fondazione, ma tuttavia persistono ancora fra alcun* confralernite.

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3. Confraternite di Ciminna.
Le confraternite sorte in Ciminna, dette comunemente fratellanze, furono cicca trenta, delle quali la maggior parte sono estinte da molto tempo, altre stanno per estinguersi e poche esistono ancora con un numero notevole di confrati. Ecco l'elenco sommario di esse con 1' anno della fondazione e le usanze più caratteristiche.

Confraternita del SS. Sacramento

Fu fondata nel 1545 nella Madrice ed esiste ancora con più di trecento confrati tutti contadini.
II distintivo consiste in un camice bianco stretto ai lombi da un cordone rosso detto cingolo, mantelletta rossa, cappuccio bianco con visiera a buchi e una placca a sinistra del petto con l'effige del SS. Sacramento. Essa è retta da sei rettori, i quali sono eletti ogni anno nella terza domenica di agosto. L'elezione avviene nel seguente modo : ogni rettore che esce dalla carica sceglie due confrati, che non siano debitori della confraternita, e su quelli scelti si fa votazione segreta. I sei che avranno maggiori voti saranno i nuovi rettori e della loro elezione si stipulava anticamente atto pubblico. Accade spesso che quando scadono i nuovi eletti, questi scelgono coloro che li avevano proposti. In questo modo avviene quello che si dice : nesci Masi e trasi Brasi.
I confrati hanno 1' obbligo di riunirsi ogni terza domenica di mese. La mattina prima di fare giorno il confrate bidello gira per le strade con un campanello, fermandosi ogni tanto per dire a voce forte : Fratelli, Gesù Sagramintatu ci voli, e quando la riunione deve farsi col sacco, aggiunge : cu la cappa. Da ciò è nato il modo proverbiale : iri facennu 'u bidellu : cioè andare in giro per avvisare persone.
I confrati hanno pure 1' obbligo di far celebrare con solennità la festa del Corpus Domini, intervenire alle processioni, dove hanno il posto Jigniore fra tutte le confraternite e il giovedì santo farsi il precetto pasquale e visitare i sepolcri (fari 'a cerca).

Confraternita del SS. Rosario

Fu fondata nel 1554 nella chiesa di S. Domenico, ma nel 1676 eressero un oratorio proprio. Ora è estinta da pochi anni.
II distintivo consisteva in un camice bianco con cingolo nero, dal quale pendeva a destra una corona del rosario, mantelletta nera e cappuccio bianco con visiera a buchi e una piccola croce sul petto e calzette bianche.
Era retta da un Superiore e due Congiunti, che erano eletti ogni anno.
Essi avevano !' obbligo di riunirsi la puma domenica d' ogni mese nel proprio oratorio per fare oli esercizi di religione, intervenire alle processioni della Madonna del Rosario, del Corpus Domini e del SS. Crocifisso
Compagnia del SS. Nome di Gesù detta comunemente Nome di Dio
Fu fondata nel 1570 nella chiesa di S. Domenico, ma nell' anno seguente i confrati eressero una cappella propria dentro la detta chiesa.
Il distintivo consisteva in un camice bianco con cingolo rosso, mantello bianco orlato di un filo rosso e cappuccio bianco con visiera. La Compagnia era retta da un Superiore e due Congiunti, cheerano eletti ogni anno il giorno 1 gennaio.
Avevano l'obbligo di celebrare con solennità la festa del SS. Nome di Gesù, che avveniva nel detto giorno.

Compagnia di Sant' Onofrio

Fu fondata nel 1598 ed ora è estinta da^molto tempo. Era composta di contadini e aveva le stesse regole di quella omonima esistente in Palermo. Viveva con poche rendite e con la questua.
11 distintivo consisteva in un camice bianco e mantello di color cenerino.
I confrati avevano 1' obbligo di riunirsi nella chiesa di S. Francesco e assistere ogni anno alle funzioni del giovedì e del venerdì santo nella chiesa di S. Giovanni Battista.

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Compagnia dei Bianchi

Fu fondata nella seconda metà del secolo XVI da Don Guglielmo Ventimiglia, barone di Ciminna, dentro la chiesa di Santa Margherita oggi diruta, e seguiva le regole di quella di Palermo fondata nel 1541, che aveva il privilegio di liberare ogni anno nel venerdì santo un reo dalla morte. I confrati erano tutti gentiluomini e la compagnia cessò di esistere nella prima metà del secolo XIX.
II distintivo era uguale a quello della compagnia omonima di Palermo, cioè camice e cappuccio di tela bianca con visiera, cingolo bianco, dal quale pendeva a sinistra la corona del rosario, e un' immagine del SS. Crocifisso dipinta a colore al lato sinistro della visiera, che il Governatore, per distinguersi, portava sul petto.
I confrati erano retti da un Governatore eletto da essi.
Avevavo 1' obbligo d' assistere a ben morire i condannati al supplizio e mantenerli a spese della Compagnia dal giorno che entravano in cappella, visitare i carcerati una volta al mese e gì' infermi.

Unione delle Anime Sante del Purgatorio detta altrimenti Miseremini

Fu fondata nel 1602 nella chiesa di S. Pietro, oggi detta del Purgatorio, e seguiva le regole di quella di S. Matteo in Palermo, della quale godeva i privilegi e i suffragi e cessò di esistere alcuni anni addietro.
L" Unione viveva con le rendite lasciate da pii testatori, col contributo volontario d' ogni confrate e con la questua fatta nel paese da un confiate, che diceva a voce alta: Armi Santi! e poiché il denaro andava a beneficio di molti, il popolo commentava : Armi Santi ! Cogghi unu e mancianu tanti.
L' Unione era retta da un Unito maggiore detto Superiore e due Uniti minori detti di mano destra e di mano sinistra, ed erano eletti ogni anno nel primo venerdì di settembre e non potevano essere confermati.
I confrati avevano l'obbligo di riunirsi ogni venerdì al suono di campana per recitare devotamente l'ufficio dei morti.
Quando si ammalava un confrate, due fratelli designati dall' Unito maggiore dovevano visitare l'infermo e provvederlo di denaro, se ne aveva bisogno, e di conforti spirituali

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Confraternita dei SS. Crisipino e Crispiniano detta anche Mastranza o corporazione dei Maestri calzolai
Fu fondata nell' anno 1620 nella chiesa del Purgatorio. I confrati dovevano essere tutti calzolai e si professavano il 25 ottobre di ogni anno nella festa dei detti santi. Essi erano retti da un Console e due Consiglieri eletti ogni anno nel suddetto giorno.
I confrati dovevano pagare ogni anno tari 3 se erano maestri cai zolai e tari I e grani 10 se erano lavoranti calzolai, e riunirsi una volta ali' anno nel detto giorno. Essi avevano diritto al sorteggio di onze 10 da farsi ogni anno il 25 ottobre per matrimonio o monacato a favore delle loro figlie, ma quelli che non adempivano al pagamento per tre anni dr seguito, o che non erano nativi di Ciminna, erano , esclusi da tale diritto.

Compagnia dell' Immacolata Concezione

Fu fondata l'anno 1653 nella chiesa di S. Francesco, ma dopo alquanti anni eressero un oratorio proprio ed ora è estinta da poco tempo.
Il distintivo consisteva in un camice di tela bianca con cingolo, mantello celeste e cappuccio bianco a visiera, un cappello con laccio di colore pure celeste e a sinistra del petto una figura di Maria Immacolata. Il Superiore e i Congiunti avevano un nastrino bianco pendente dal collo e nelle funzioni solenni il Superiore teneva un bastone. Nessun confrate poteva portare il sacco arricciato, né zagaretìi alle scarpe, ma doveva indossare la divisa con tutta 1' onestà possibile. I confrati erano retti da un Governatore che doveva saper leggere ed essere persona esemplare e da due Congiunti che erano eletti il giorno 8 dicembre di ogni anno.

Congregazione del Giovedì

Fu fondata l'anno 1703 nella chiesa Madre ed esiste tuttora.
Il distintivo consiste nell' insegna del SS. Sacramento affissa nello stendardo e negli stendardelli della Congregazione.
I confrati erano retti nei tempi passati da un Superiore, da un ecclesiastico e da un segretario che duravano in carica quattro mesi ; ora da un Superiore e due Congiunti, che sono eletti ogni anno.
Anticamente ogni primo giovedì di mese essi facevano 1'esercizio della buona morte. Si sceglieva a sorte il nome di un confrate, il quale per lo spazio di un mese doveva dispersi a questo santo esercizio. Arrivato il giorno stabilito, si riunivano tutti i confrati nell'oratorio, e finita la meditazione, il superiore chiamava il fratello designato dalla sorte, il quale si presentava con una fune al collo e una corona di spine sul capo. Quindi con le mani sul petto si distendeva supino nel luogo preparato e faceva gli atti necessari che gli venivano suggeriti da un sacerdote destinato dal superiore, dopo i quali se ne faceva la raccomandazione dell' anima secondo la formula del rituale romano e il metodo disposto dalla detta Congregazione.
Nella vigilia della festa del Corpus Domini i confrati si riuniscono alle ore 21 italiane alla Madrice per fare la processione delle scope, che percorre le stesse vie del SS. Sacramento, procedendo in atto di scopare e di levare pietre con ceste. Sono accompagnati dalla banda musicale e dal padre della Congregazione.
Nella prima domenica dopo Pasqua i confrati fanno una processione solenne, durante la quale sono comunicati a domicilio gl'infermi che non possono recarsi in chiesa per farsi il precetto pasquale, e tale processione è chiamata il precetto dei malati.

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Confraternita della Solitudine detta volgarmente il Sabato

Fu fondata ne 11' anno 1774 dentro la chiesa del Purgatorio, ed esiste ancora. I confrati sono retti da un Superiore e due Congiunti, che durano in carica un anno. Essi hanno l'obbligo di fare nella sera del venerdì santo la processione di Maria Addolorata e durante la notte fare a turno la cosidetta ora santa.
Nei tempi passati essi avevano anche 1' obbligo di far seppellire i cadaveri dei poveri, che non potevano avere esequie ed essere sepolti cristianamente. A tale uopo quando avveniva la morte di un povero, due confrati andavano questuando nel paese e dicendo a voce alta : Opra santa ! cioè opera santa. Il denaro raccolto serviva per pagare lu tabbutu e il trasporto in chiesa del cadavere. Tale usanza è ora scomparsa, poiché i municipi, dopo 1' impianto dei cimiteri, hanno il dovere di far seppellire a spese proprie i cadaveri dei poveri.
A Palermo questo ufficio era adempito dalle confraternite della Misericordia le quali, per eccitare maggiormente la pietà del popolo, avevano 1' usanza che, quando avveniva la morte di un mendicante ne esponevano nelle pubbliche vie il cadavere e domandavano 1' elemosina ai passanti per pagare le spese dei becchini e della sepoltura. Tale lugubre usanza fu abolita nel maggio del 1775 in occasione della morte di un mendicante cieco, e da quel giorno le dette confraternite cominciarono a venir meno finché si estinsero1.

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(1)Giornale di Sicilia, 14-15 giugno 1929.

Compagnia di Maria SS. dell' Itria

Fu fondata nella chiesa omonima ed esisteva fin dal 1602. Estinta in seguito e ripristinata nel 1780 è ora scomparsa da alcuni anni.
Il distintivo consisteva in un camice bianco con cingolo celeste, mantello pure celeste, cappuccio a visiera bianco, calzette bianche e scarpe con fibbia. I confrati portavano sul petto 1' emblema di Maria SS., ma il superiore e i congiunti portavano inoltre un cappello celeste con un fiocco dello stesso colore.
Essi erano retti da un Superiore e due Congiunti che duravano in carica un anno.
Secondo i capitoli della Compagnia le rendite, sottratte le spese delle messe e delle funzioni festive, dovevano impiegarsi in legati di matrimonio in favore delle orfane dei confrati defunti e in sussidi dei confrati inabili al lavoro.

Congregazione del Fervore

Fu fondata nel secolo XVIII ed era formata di soli preti. Ora è estinta da molto tempo.
Essa seguiva le regole di quella esistente nella chiesa di S. Giuseppe in Palermo e aveva lo scopo di ossei vare la disciplina ecclesiastica e l'educazione dei chierici.
I confrati avevano 1'obbligo di celebrare il primo sabato della quaresima e una festa solenne in onore della Madonna del Fervore nel primo martedì dopo la Pentecoste, nella quale festa due preti suonavano i tamburi.

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Alltre confraternite

Accenno alla Confraternita di Maria SS. Addolorata composta da persone di ambo i sessi, la quale fu fondata,nel 1727 nella Madrice ed ora estinta da molto tempo.
Alla Confraternita di S. Giuseppe, fondata nella chiesa omonima nel secolo XV ed ora estinta da poco tempo. Il distintivo consisteva nell'abitino di S. Giuseppe fatto di lana rossa e orlato di nastro turchino con figura del detto santo in pittura sul petto, e mai di argento, oro o drappo di seta o di valore in omaggio alla sua povertà.
Alla Congregazione di Maria SS. del Carmine, fondata nella chiesa omonima ed ora estinta da molto tempo. A somiglianzà della Congregazione del Giovedì, i confrati facevano nel terzo mercoledì di ogni mese 1' esercizio della buona morte e nella vigilia della festa del Corpus Domini si riunivano al suono di campana alle ore ventuna nella chiesa del Carmine e quindi con una scopa in mano percorrevano tutte le strade, dove l'indomani doveva passare la processione del SS. Sacramento.
Alla Congregazione della Mastranza, fondata nella chiesa di S. Giovanni Battista ed ancora esistente con un numero notevole di confrati. Il distintivo che essi portano consiste in un piccolo Crocifisso di ottone, legato ad un nastro rosso e assicurato al collo.
Alla Congregazione di S. Giovanni Battista, fondata nell' oratorio omonimo, dove sorse poi 1' attuale chiesa di S. Giovanni. Il distintivo usato dai confrati nei tempi passati non si conosce, ma quello usato da un certo tempo consiste in una placca di metallo nichelalo con 1' immagine del SS. Crocifisso.
Alla Confraternita di S. Vito, fondata nella chiesa omonima ed ora estinia da poco tempo. Il distintivo consisteva in un abitino rosso con 1' effige del santo. 1 confrati avevano 1' obbligo di celebrare la festa de! 15 giugno e quella della prima domenica di settembre.
Alla Congregazione del Cuore di Gesù, fondata nella Madre chiesa nel 1880 ed ancora esistente. Il distintivo consiste in un abitino rosso e una placca con 1' effige del Sacro Cuore.
Accenno infine di volo alle antiche Confraternite della SS. Trinità, di S. Leonardo, di S. Antonio abate, dell' Ospedale vecchio, di Santa Maria di Gesù, di Santa Maria dei Miracoli, di S. Vincenzo e di S. Nicasio, ora estinte da tempo immemorabile.

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